Nell’opera di Courtney Kessel l’intimità del rapporto tra madre e figlia diviene oggetto di un’azione che allo stesso tempo fa pensare a un gioco o a un esperimento fisico che traduce il dialogo tra le due.
COURTNEY KESSEL
In Balance With, 2012
Still da video
Video di 5 minuti da performance di 30 minuti
Courtesy l’artista
L’attività di Courtney Kessel si contraddistingue per un interesse a sviluppare e investigare dinamiche di crescita e costruzione di legami e relazioni.
In Balance With nasce come una performance insieme alla figlia Chloé. Le due si collocano alle estremità di una altalena in legno. Mentre la figlia sta ferma, la madre utilizza vari oggetti per creare il contrappeso necessario a bilanciare i loro pesi. Gradualmente viene raggiunto un equilibrio che rimane tuttavia momentaneo.
Il corretto bilanciamento tra le due non costituisce la reale conclusione. Scopo della performance non è semplicemente trovare, ma saper mantenere l’equilibrio raggiunto. Regola dell’azione è il rapporto con la figlia: «Posso realizzare le mia opera solamente se lei è serena e occupata». L’equilibrio tra le due dipende dalla reciproca volontà di mettersi in gioco. Gli oggetti usati come contrappeso sono libri, giochi, abiti rappresentativi delle rispettive individualità e della loro vita insieme. Essi costituiscono la base del contatto tra le due, la condivisione di beni che diviene espressione di quella negoziazione di spazi materiali e mentali che contraddistingue il rapporto genitore-figlio.
Chloé aveva 6 anni la prima volta in cui la madre decide di coinvolgerla in questo progetto, ripetuto più volte nel corso degli anni. Ogni occasione porta alla realizzazione di una performance diversa: i loro pesi sono differenti, la figlia è cresciuta, lei invecchiata, gli oggetti utilizzati cambiano, in quanto testimonianza di momenti diversi delle loro vite. Ogni performance rappresenta un momento particolare del rapporto tra l’artista e la figlia. Allo stesso tempo l’immagine che l’artista riesce a creare diviene una potente metafora collettiva per una riflessione sul rapporto e l’instabile equilibrio tra una madre e una figlia.
Courtney Kessel (1974, USA; vive e lavora a Athens, Ohio) è artista, curatrice e insegnante alla Ohio University School of Art and Design di Athens. Il suo lavoro d’artista, declinato in media diversi come la performance, la scultura e il video, non è svincolato dalla poliedricità della sua attività come “educatrice”, sempre alla ricerca di una riflessione su legami affettivi, familiari e sociali. Dopo aver ottenuto lo Study Abroad Program della Temple University di Roma tra il 1995 e il 1996, Kessel debutta nella capitale con diverse personali, tra cui Who’s Shoes alla Temple Gallery nel 1996. Seguono altre personali e partecipazioni a collettive, soprattutto in America. Tra le più recenti mostre segnaliamo: nel 2006 Garden of Delights: 24th Annual BWAC Outdoor Sculpture Show, Empire- Fulton Ferry State Park & The Brooklyn Bridge Park, New York; nel 2007 Renegades, 25 Years of Performance at Exit Art. A Selection From the Archives, Exit Art, New York; GeneratioNEXT, Lexington Art League, Loudoun House, Lexington; nel 2009 Bonafi de, Dream City, Pittsburgh; Critical Mass, Trisolini Gallery, Athens; nel 2010 HerArt, Kennedy Museum of Art, Ohio University, Athens; Radical Narcissism, Dream City, Pittsburgh; After the Pedestal, The Sculpture Center, Cleveland; nel 2011 Interstice, Ohio University Gallery, Athens; Love and Things Like Love, Lexington Art League, Lexington; nel 2012 New Country: Ruralism in Contemporary Art, Claypool-Young Gallery, Morehead State University, Morehead; Found in Translation: Reveal Collaborative, Majestic Galleries, Nelsonville; nel 2013 Ephemeral Art and Practice: the Ephemeral, the Evolving, Barr Gallery, Indiana University Southeast, New Albany; HWD, Rosewood Gallery, Kettering. Tra le personali più recenti, citiamo: nel 2003 Kisses 4 Sale, performance per Wall Street, Washington Square Park e Grand Central Station, New York; nel 2006 Dead Weight, performance alla Morehead State University, Morehead; nel 2010 Susan Kennedy: Pieces, MoMA, New York; nel 2012 Performing Visibility, MFA Thesis Exhibition, Trisolini Gallery, Athens. Nel 2007 ha ricevuto, insieme ad altri artisti, il pubblico incarico per il sito Heritage Trail nella città di Winona Lake in Indiana, per cui ha realizzato la scultura Words of Kindness, in seguito acquisita dalla città. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni private, in Italia e in America.
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Con la grande mostra dedicata ad Ai Weiwei (23 settembre 2016-22 gennaio 2017) per la prima volta Palazzo Strozzi diventa uno spazio espositivo unitario che comprende facciata, Cortile, Piano Nobile e Strozzina.
L’arte contemporanea esce dalla Strozzina e si espande sia a livello espositivo che di comunicazione, in uno scenario in cui Palazzo Strozzi partecipa attivamente all’avanguardia artistica del nostro tempo.
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