Il progetto Palazzo Strozzi Contemporaneo continua con Tu sei qui, installazione ambientale site specific del duo di artisti Bianco-Valente per il Cortile di Palazzo Strozzi.
Bianco-Valente
Tu sei qui
11.12.2014-25.01.2015, installazione site specific per il Cortile di Palazzo Strozzi.
A cura di Elena Magini
Ingresso gratuito. Tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì fino alle 23.00.
‘Tu sei qui’: passaggi, transiti, deviazioni.
In Tu sei qui Bianco-Valente vanno a rappresentare e problematizzare le dinamiche attivate dal nostro stesso esserci, mediante la costruzione di un ambiente immersivo e stratificato. L’installazione si compone di una superficie specchiante di grandi dimensioni collocata al centro del cortile e di un diagramma a terra, disegnato da luci proiettate dall’alto.
Sui due fronti della lastra è applicata la scritta “tu sei qui”: un’affermazione diretta, semplice, immediatamente identificabile, che fa riferimento alle asserzioni poste sulle mappe dislocate nelle città o all’interno di edifici. Il livello di senso legato all’iscrizione, originariamente connesso ad apparati informativi e a mappe orientative – quindi ad abilità spaziali e cognitive che si acquisiscono con l’esperienza – viene contraddetto e allo stesso tempo ampliato dalla sua collocazione inusuale. Il linguaggio non è più uno strumento funzionale o un codice informativo, ma diviene un dispositivo capace di veicolare considerazioni schiettamente mentali, legate alla complessità del reale e alla sua percezione: gli spettatori sono chiamati a interrogarsi sul senso della frase, a ri-orientare il suo significato connettendolo alla rappresentazione di se stessi sullo specchio.
La relazione di continuità tra il piano visivo e quello iconico della scritta rende manifesta l’esperienza che la superficie specchiante riproduce (la presenza dello spettatore in un determinato qui e ora) evocando contemporaneamente una dimensione anteriore e in itinere. La scritta costituisce un riferimento diretto al pubblico e ai semplici passanti del cortile di Palazzo Strozzi: riprodotto nell’immagine virtuale dello specchio lo spettatore prende coscienza della propria collocazione transitoria nello spazio e nel tempo. L’installazione muta inoltre la percezione usuale del cortile alterandone la spazialità in un gioco di continuità e rispecchiamenti tra il colonnato e le porte d’ingresso, e allo stesso tempo ne esalta le caratteristiche costitutive, immettendovi un dispositivo ottico che richiama e riproduce le architetture simmetriche e speculari del suo interno.
La storia, individuale e collettiva, viene avvertita da Bianco-Valente come una rete che lega luoghi, persone e cose, un tessuto connettivo che ridefinisce l’ambiente che ci circonda e che da questo è definito. Questo processo di azioni e reazioni trova un’analogia con il tracciato luminoso proiettato sul pavimento, dove l’immagine, seppur impalpabile, segna in modo evidente l’architettura del cortile, mentre le linee vengono a loro volta alterate dal passaggio degli spettatori, coinvolti e inglobati all’interno della superficie di proiezione. Il diagramma a terra diviene una visualizzazione astratta e simbolica dei percorsi personali, delle scelte e degli accadimenti che popolano il nostro vissuto e che determinano la nostra contingenza, condizione già evocata dallo specchio. Il reticolo di linee continue e intersecanti dà luogo ad una sorta di geografia alternativa del cortile, non più legata alla sola dimensione spaziale ma anche ad una temporale, fatta di stratificazioni, legami, accelerazioni e spostamenti.
Lontani da una concezione determinista della realtà, gli artisti intendono lo sviluppo dell’uomo come frutto di casualità, di incontri, di scelte, di errori e di influenze. Una complessità dell’esperienza individuale impossibile da determinare o circoscrivere, ma di cui Tu sei qui vuole dare una rappresentazione allo stesso tempo simbolica ed estetica. Accogliendo lo spazio espositivo nelle sue caratteristiche plurali, tra funzionalità sociale e luogo di transito, Bianco-Valente originano un ambiente mentale che conduce lo spettatore all’interno di una comunicazione linguistico-sensoriale composita, capace di spostare la riflessione sulla natura complessa del reale, da un piano intimo e privato ad uno pubblico e potenzialmente condiviso.
Bianco-Valente
Giovanna Bianco, Latronico, PZ, 1962; Pino Valente, Napoli, 1967. Vivono e lavorano a Napoli.
Bianco-Valente iniziano il loro sodalizio artistico nel 1994. La loro eterogenea ricerca si concentra sull’analisi dei processi di percezione e definizione della realtà esterna. Attraverso astrazioni visive, video, installazioni ambientali gli artisti vanno ad indagare le dualità tra corpo e mente, realtà e immaginazione, naturale e artificiale. I loro interventi si inseriscono negli spazi evidenziandone le imperfezioni e le peculiarità architettoniche e contemporaneamente traducono la pluralità di relazioni e storie ad essi connesse. Sin dai loro esordi hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come MAXXI (Roma), Museo Madre (Napoli), Triennale di Milano, Museo Reina Sofia (Madrid), Kunsthaus di Amburgo, NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca). Hanno realizzato progetti site specific in Libano (Becharre), in Marocco (Marrakech), New York (The Kitchen-ISP 2014 Whitney Museum). www.bianco-valente.com
Info:
T. +39 055 2645155
info@palazzostrozzi.org
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Con la grande mostra dedicata ad Ai Weiwei (23 settembre 2016-22 gennaio 2017) per la prima volta Palazzo Strozzi diventa uno spazio espositivo unitario che comprende facciata, Cortile, Piano Nobile e Strozzina.
L’arte contemporanea esce dalla Strozzina e si espande sia a livello espositivo che di comunicazione, in uno scenario in cui Palazzo Strozzi partecipa attivamente all’avanguardia artistica del nostro tempo.
Per questo motivo le informazioni relative alla mostra Ai Weiwei. Libero e il programma di mostre e attività future dedicato all'arte contemporanea saranno consultabili direttamente al sito www.palazzostrozzi.org e sui canali social di Palazzo Strozzi.
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